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Intervista di Claudia Brunetto per LA REPUBBLICA

“Biagio trent’anni fa si è accorto che questo quartiere aveva bisogno di cura e attenzione. Si è accorto che era un posto fragile come la sua gente ed è venuto a piantarci una croce con alcuni volontari. Se pianti qualcosa cresce solo se viene innaffiata. Come questi murales che da soli non possono risollevare  le sorti di un quartiere, ma se vengono innaffiati dall’impegno di tutti, ciascuno per la propria parte, allora qualche frutto possono darlo”

 

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